Chi poco vede niente pensa. Drammaturgia e decorazione dello spazio scenico al servizio del potere aristocratico nei teatri privati a Roma.
Pensando alla rappresentazione dell’opera barocca, di solito si considerano l’azione drammatica e la musica, elementi la cui trasmissione avviene attraverso libretti e manoscritti musicali. Tuttavia, lo spazio scenico è un elemento costitutivo di una performance teatrale. Gli elementi della decorazione scenografica e il loro significato riflettono l’ideologia del potere politico.
Anche nella Roma del periodo qui considerato (1644-1740) le performance furono sponsorizzate dalle famiglie aristocratiche per mostrare le loro propensioni politiche e culturali. Commissionando l’invenzione poetica, la produzione musicale e l’ideazione scenografica a librettisti, compositori e scenografi scelti e fidati, queste rappresentazioni diventarono un mezzo per celebrare l’autorità di queste famiglie e dei loro clienti. In questa prospettiva lo spettacolo indirizzato all’occhio, all’udito e alla mente di un pubblico internazionale emerge come strumento di propaganda politica.
Questo progetto studierà le rappresentazioni “multimediali” nei teatri privati a Roma nella loro unità poetico-artistico-musicale. Avendo la scenografia l’impatto più immediato sullo spettatore, si propone l’analisi di rappresentazioni teatrali selezionate soprattutto in base alla reperibilità di disegni e incisioni scenografiche a loro riferite. La decorazione dello spazio scenico, poi, sarà presa in considerazione contestualmente alle fonti poetiche e ai manoscritti musicali associati, che solo nel loro insieme espongono l’ideologia di una determinata performance. Il messaggio scenografico, diretto o criptato, sarà quindi decifrato attraverso interrogativi che cercano di afferrare che cosa e come viene rappresentato per arrivare a capire il perché e il significato di una determinata performance.
Adottando quindi un approccio filologico, drammaturgico e iconografico, si indagherà sugli aspetti musico-iconologici del teatro barocco romano. Questa visione globale del progetto vuole evidenziare l’interazione tra prodotto teatrale e potere politico di alcune famiglie aristocratiche a Roma.