Mecenatismo, collezionismo e performance negli archivi Chigi.

Christine Jeanneret

Questa ricerca è dedicata agli archivi famigliari Chigi e ai collegamenti che possono essere stabiliti tra documenti archivistici, collezione musicale e mecenatismo delle arti performative. Insieme al materiale archivistico conservato nella Biblioteca Vaticana, la collezione Chigi rappresenta uno dei rari casi in cui la musica manoscritta è stata conservata nella sua forma più o meno originale. I tre cardinali-nipoti di papa Alessandro VII, i cardinali Flavio (1631-1693) e Sigismondo (1649-1678), e il principe Agostino (1634-1705) furono ferventi mecenati e commissionarono varie opere, insieme a musica da camera, musica sacra, balletti e altri spettacoli. La loro impresa più significativa furono le due stagioni operistiche date dall’Accademia degli Sfaccendati a Palazzo Chigi in Ariccia nel 1672 e 1673. Era inoltre attiva una rete importante di mecenatismo femminile nel circolo di Maria Virginia Borghese (1642-1718), nipote di papa Paolo V e moglie di Agostino, finora completamente ignorata. Neanche il mecenatismo dei loro discendenti nella prima metà del Settecento è stato finora studiato.

La ricerca archivistica consisterà nello studio sistematico dei libri mastri, giornali, giustificazioni, ruoli dei salari insieme a uno studio parziale della corrispondenza. In una prima fase saranno identificati compositori, cantanti e musicisti, ballerini, maestri di musica, impresari, librettisti, poeti e tutti gli altri agenti attivi nella cerchia dei Chigi. Saranno inoltre documentate le performances di musica, danza e spettacoli legate alla famiglia. In una seconda fase saranno stabiliti i collegamenti tra il materiale archivistico, le partiture conservate, i libretti e i loro dedicatari e gli artisti al servizio dei Chigi. Questo progetto mira a dare un quadro più ampio del mecenatismo dei Chigi, finora solo parzialmente studiato. Intende anche evidenziare le relazioni con altre famiglie romane, in particolare i Colonna, con cui commissionarono varie produzioni sotto forma di mecenatismo collettivo.