Huub van der Linden

Nel contesto di Performart, Huub Van der Linden si occupa della vita musicale a Bologna tra Sei- e Settecento e degli scambi con Roma, concentrandosi sulle reti di famiglie aristocratiche che collegano le due città e paragonando le particolarità che caratterizzano i loro spazi musicali.

Huub van der Linden è musicologo e storico. Ha un Master in Musicologia dell’Università di Utrecht e uno in Storia Culturale e Intellettuale del Rinascimento del Warburg Institute a Londra (quest’ultimo cum laude). Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’European University Institute a Firenze con una tesi sulla circolazione dell’oratorio italiano intorno al 1700. Ha ricevuto numerosi fellowship internazionali. Nel 2013-14 è stato fellow dell’Italian Academy for Advanced Studies alla Columbia University, e recentemente ha ricevuto altre borse di studio dallo Staatliches Institut für Musikforschung a Berlino e la Houghton Library a Harvard, tra altri.

Huub Van der Linden ha pubblicato su vari temi riguardanti l’Italia dell’epoca moderna, principalmente sulla musica, le arti visive e la storia del libro, spesso tessendo legami tra questi campi: il filo conduttore è da indentificarsi nei processi di circolazione di oggetti, testi (musicali e non), e saperi. Pubblicazioni recenti comprendono lavori sulla stampa musicale e la cultura materiale della celebrità.

Pubblicazioni principali

“Medals and chamber pots for Faustina Bordoni: Celebrity and material culture in early eighteenth-century Italy,” Journal for Eighteenth-Century Studies (online version published: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/1754-0208.12343/full).

“Printing music in early eighteenth-century Italy: Workshop practices at the Silvani firm in Bologna,” The Papers of the Bibliographical Society of America 109:4 (2015), 491-532.

“A bio-bibliographical approach to the circulation of Italian oratorio around 1700: The case of Francesco Pistocchi and Il martirio di san Adriano,” Archiv für Musikwissenschaft 68:1 (2011), 29-60.

“Benedetto Pamphilj as librettist: Mary Magdalene and the harmony of the spheres in Handel’s Il trionfo del Tempo e del Disinganno”, Recercare 16 (2004), 133-61.