Diana Blichmann

Diana Blichmann

L’ambizione del progetto è quella di decifrare i simboli del potere aristocratico nella scenografia e nella drammaturgia delle performance nei teatri privati a Roma.

Diana Blichmann ha dedicato i suoi studi alla musicologia, alla letteratura italiana e alla storia dell’arte. Ha conseguito il dottorato di ricerca all’università di Mainz con una tesi sul dramma per musica di Pietro Metastasio tra Roma e Venezia. Ha ricevuto varie borse di studio conducendo le sue ricerche in Italia, dove vive da diversi anni. Esperta in filologia musicale ha curato l’edizione critica dell’Attilio Regolo di Niccolò Jommelli (Concentus Musicus XII). Docente presso diversi Conservatori di musica in Italia ha insegnato storia ed estetica della musica. Con un approccio interdisciplinare la sua ricerca coinvolge tutti gli aspetti dell’opera italiana nel Sei- e Settecento e la sua diffusione in Europa. Ha dedicato gli studi più recenti all’opera come strumento di propaganda politica, alla decorazione dello spazio scenico e al significato e ideologia della rappresentazione, che celebra il potere dei sovrani e degli aristocratici.

Pubblicazioni principali

Die Macht der Oper – Oper für die Mächtigen: Römische und venezianische Opernfassungen von Dramen Pietro Metastasios bis 1730 (Schriften zur Musikwissenschaft 20), Are-Musikverlag, Mainz (2012), pp. 547.

Niccolò Jommelli, Attilio Regolo (Concentus Musicus XII), a cura di Diana Blichmann e Christoph-Hellmut Mahling, 2 voll., Laaber-Verlag, Laaber (2012), pp. 836.

“The Temple of Jupiter Stator in La clemenza di Tito by Pietro Metastasio”, Music in Art. International Journal for Music Iconography, XL, no. 1-2, (Spring-Fall 2015), pp. 139-156.

“Zirkulation und Professionalisierung im Bild: eine Studie zur Hasse-Ikonologie”, Europäische Musiker in Venedig, Rom und Neapel (1650-1750) / Musicisti europei a Venezia, Roma e Napoli (1650-1750). / Les musiciens européens à Venise, à Rome et à Naples (Analecta musicologica 51), a cura di Anne-Madeleien Goulet e Gesa zur Nieden, Bärenreiter, Kassel, Basel, London, New York, Praha (2015), pp. 347-373.

“«So che un barbaro sei ne mi spaventi». Spunti esotici nella Didone abbandonata di Metastasio”, Le arti della scena e l’esotismo in età moderna (convegno internazionale, Napoli, 6-9 maggio 2004), a cura di Paologiovanni Maione e Francesco Cotticelli, Turchini Edizioni, Napoli (2006), pp. 235-270.