Barbara Nestola

Obiettivo della ricerca sarà lo studio delle condizioni materiali di rappresentazione delle opere romane della fine del XVII secolo per identificare la loro possibile influenza sull’imminente riforma dell’opera seria all’inizio del Settecento. A questo proposito, verranno prese in esame sia le creazioni romane che le riprese di titoli veneziani o napoletani. Attraverso il confronto incrociato di libretti, partiture, testimonianze coeve e documenti d’archivio, si cercherà di mettere in luce la particolarità dell’estetica romana rispetto ad altri centri.

Dopo aver conseguito la laurea in lettere moderne (indirizzo storico-musicale) all’università di Pisa e il diploma in pianoforte al conservatorio di Lucca, Barbara Nestola ottiene un dottorato di ricerca in musicologia all’università di Tours. Nel 2000-2001 è stata assistente di ricerca all’università di Pisa. Dal 2001 è ingénieur d’études al Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) e fa parte dell’équipe di ricerca del Centre d’Études Supérieures de la Renaissance/Centre de musique baroque de Versailles. È membro del Cavalli and 17th Century Venetian Opera, gruppo di ricerca della Società Internazionale di Musicologia che cura l’edizione delle opere di Francesco Cavalli presso Bärenreiter sotto la direzione di Ellen Rosand (Yale). Dal 2016 partecipa al programma Performart (ERC) diretto da Anne-Madeleine Goulet. I suoi lavori sono consacrati alla ricezione della musica italiana in Francia, alla pratica musicale alla Comédie Italienne e alla Comédie Française e al répertorio dell’Académie royale de musique di Parigi. Collabora regolarmente con interpreti professionisti nell’ambito di concerti, recital, produzioni d’opera e registrazioni audiovisive.

Pubblicazioni principali

“Musica e stile francese nell’opera italiana a Venezia, Roma e Napoli (1680-1715)”, Analecta Musicologica 52 (2015), pp. 530-549.

Francesco Cavalli, Jean-Baptiste Lully, “Il Xerse” (1660), Kassel, Bärenreiter, 2015 (materiale d’orchestra), coedizione della partitura con Michael Klaper, libretto a cura di Sara Elisa Stangalino.

Ipse dixit : contexte de parution et influence de L’Opéra italien en Italie avant Lulli”, Henry Prunières (1886-1942), un musicologue engagé dans la vie musicale de l’entre-deux-guerres, a cura di Myriam Chimènes, Florence Gétreau e Catherine Massip, Société française de musicologie, (2015), pp. 159-174.

“Cavalli’s Ercole amante, the first tragédie en musique?”, Readying Cavalli’s Operas for the Stage. Manuscript, Edition, Production, a cura di Ellen Rosand, Ashgate (2013), pp. 353-373.

“Italian Music, French Singers. Reception and performance practice on the Parisian stage at the Beginning of the 18th century”, D’une scène à l’autre. L’opéra italien en Europe. Vol 1. Les pérégrinations d’un genre, a cura di Alessandro di Profio e Damien Colas, Mardaga, Liège (2009), pp. 253-266.