Elisabetta Mori

Dopo la laurea in filosofia (1975) ha scritto sceneggiati radiofonici di argomento storico e collaborato con la cattedra di Storia del Teatro e dello Spettacolo dell’Università di Roma La Sapienza. La sua tesi La morte del teatro nell’estetica di Hegel è stata pubblicata in Scritti in onore di Giovanni Macchia (Milano, Mondadori, 1983). Anche la sua tesi di specializzazione in Biblioteconomia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana: Libretti di melodrammi e balli del secolo XVIII. Fondo Ferraioli, è stata pubblicata da Olschki con il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Dal 1981 al 2015 ha lavorato presso l’Archivio Storico Capitolino come archivista storica. È stata responsabile del settore Archivi antichi e si è occupata in particolare del riordinamento, inventariazione e valorizzazione dei complessi documentari di antiche famiglie romane. Sull’argomento ha scritto numerosi articoli. Nell’intento di divulgare anche a un pubblico di non addetti ai lavori i tesori custoditi negli archivi ha partecipato all’organizzazione di alcune esposizioni sullo spettacolo romano: Il gran teatro delle meraviglie, luoghi, macchine, apparati scenici nella Roma barocca, Roma, Chiesa Grande di San Michele a Ripa, 1985; Sogni e favole io fingo. Lo spettacolo a Roma all’epoca di Metastasio, Roma Palazzo Venezia 1985; Il Teatro e la Festa. Lo spettacolo a Roma tra Papato e Rivoluzione, Roma, Museo Napoleonico 1989.

Ha inventariato gli archivi Maccarani, Cenci, Piccolomini, Origo, Ghislieri, Alberici, Astalli, Del Bufalo, Boccapaduli, Cardelli, Capranica, Savorgnan di Brazzà, Orsini.

Proseguendo la politica di salvaguardia e valorizzazione degli archivi familiari propria dell’Archivio Storico Capitolino, si è occupata dell’acquisizione dell’archivio Sacchetti donato dalla famiglia al Comune di Roma. È socio dell’Accademia Etrusca di Cortona, della Società Romana di Storia Patria e del Circolo dei Romanisti, un antico sodalizio di cultori della storia di Roma. Nel 2002 ha tenuto lezioni di archivistica presso la Columbia University di New York come fellow dell’Italian Academy. Le sue pubblicazioni nascono principalmente dal suo lavoro di archivista. Attraverso l’analisi rigorosa delle fonti documentarie ha ricostruito e rivisitato le vicende di personaggi del Rinascimento italiano che la storiografia tradizionale aveva romanzato e artefatto, come Beatrice Cenci (Beatrice Cenci. La Storia, il Mito, Roma, Viella 1999) e più recentemente Isabella de’ Medici (L’onore perduto di Isabella de’ Medici, Garzanti 2011). Questi due lavori nascono il primo dal riordinamento e inventariazione dell’archivio Cenci Maccarani e il secondo dal riordinamento e inventariazione dell’Archivio Orsini.

Nel 2008 ha pubblicato il Giornale di viaggio di Giacomo Savorgnan di Brazzà, fratello del famoso esploratore Pietro. Il Giornale, insieme a molte fotografie, è emerso durante il riordinamento dell’archivio Savorgnan di Brazzà. Nel 2013 ha collaborato con l’Ambasciata italiana del Congo Brazzaville per l’allestimento di una mostra sull’esploratore. Sempre nel 2013 è stata invitata al festival delle Letterature di Mantova per parlare del suo lavoro sugli archivi familiari. È in corso di stampa, per i tipi di Viella, il suo ultimo libro: L’Archivio Orsini, la famiglia, la storia, l’inventario. Attualmente tiene un corso di Archivistica Speciale dedicato agli archivi familiari presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Roma.

Pubblicazioni principali

L’onore perduto di Isabella de’ Medici, Garzanti, Milano (2011).

Beatrice Cenci. La Storia, il Mito, a cura di Mario Bevilacqua ed Elisabetta Mori, Viella, Roma (1999).

“L’amore rivelato. Le lettere di Isabella de’ Medici e Paolo Giordano Orsini”, Lettere d’amore e segretari galanti (secc. XVI-XX), a cura di M. I. Venzo, Viella, (2015).

“Isabella de’ Medici e Paolo Giordano Orsini. L’inganno delle fonti”, Medici Women: The Making of a Dynasty in Grand Ducal Tuscany, a cura di Giovanna Benadusi e Judith Brown, Centre for Reformation and Renaissance Studies, Toronto (2015).

“Un inventario nuovo per l’Archivio Orsini: la IV serie Gravina”, La Festa delle Arti, Studi in onore di Marcello Fagiolo, Gangemi, Roma (2014).